SAN LORENZO AL MARE - CIVEZZA

Tempo di percorrenza: 1 ora e 30′

Difficoltà: T

Dislivello: 230 metri

Ci si ritrova in Piazza Giuseppe Mazzini a San Lorenzo al Mare, un tempo centro della vita pubblica e civile del borgo orientale, la San Lorenzo “del Porto Maurizio”, e si imbocca la ripida Via Castello, la stradina che nel corso del Medioevo attraversava uno dei primi nuclei urbani di cui si abbia memoria per la storia di San Lorenzo (il “castello”), risalendo sino a sbucare sulla strada provinciale e, dopo un breve attraversamento, a percorrere Via Terre Bianche.

Si tratta di una salita abbastanza impegnativa e ripida, sebbene pressoché totalmente asfaltata, che attraversa una zona residenziale popolata di villette con bellissima vista mare e prosegue inerpicandosi sempre più a ridosso del poggio e della Valle Inferno, restringendosi man mano sino a diventare una strada di servizio che lambisce magnifici uliveti e zone a macchia mediterranea.

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Proseguendo sulla via maestra, con la vista del borgo di Civezza che domina dall’alto slanciandosi sospeso verso il cielo, si giunge dopo circa un ora di cammino presso l’oratorio di San Salvatore, secondo la leggenda sede del primo nucleo abitato, dove si incontra la strada provinciale. Attraversata la carrozzabile, dopo 50 metri, sulla destra, si ritrova finalmente una mulattiera petrosa che, come accade per altri itinerari intervallivi, ricalca l’antica via di pellegrinaggio denominata “Via della Costa” e indicata da un segnavia con l’immagine di una conchiglia (ora sostituita in più punti da un segnavia con scritto “sentiero Liguria”).

La mulattiera s’inerpica sino ai piedi del borgo di Civezza e, mediante un loggiato ipogeo, sino alla maestosa piazza San Marco, dove si erge uno dei complessi religiosi di epoca barocca più suggestivi e imponenti della zona e dell’Estremo Ponente Ligure, in cui trovano collocazione la chiesa parrocchiale dedicata al santo evangelista e l’adiacente oratorio di San Giovanni (metà-seconda metà del sec. XVIII).

Da qui, seguendo il segnavia, si imbocca il lunghissimo “carugio dritu” (Via Dante) che, come una spina, fende il cuore del centro storico offrendo la vista di una cortina compatta di case e abitazioni a schiera di epoca medioevale e di alcuni piccoli slarghi e piazzali panoramici (Piazza Marconi e Piazza Giosuè Carducci) sino a concludersi in Piazza Venezia, dove resiste perfettamente conservata una delle “cinque torri” che punteggiavano il borgo in epoca quattro e cinquecentesca, la casa-torre “del Rivello” (o “degli Svizzeri”).

A questo punto, si potrà proseguire oltre per un interessante giro ad anello che, attraversando uliveti e boschi, rientra a Civezza o, in alternativa, puntando verso la media e alta vallata, in direzione di Torre Paponi-Lingueglietta o Boscomare-Pietrabruna.