Tempo di percorrenza: 1 ora e 15’
Difficoltà: T/E
Dislivello: 100 metri
A Boscomare si parte dal piccolo parcheggio vicino alla pensilina dell’autobus, in Via Provinciale, e si prosegue a destra per circa 200 metri lungo la strada carrozzabile sino a giungere all’imbocco del grande parcheggio del borgo, luogo delle feste e un tempo delle sfide di “pallapugno” (“u balùn”); qui comincia una stradina che scende ripida verso il camposanto e il sito dell’antica chiesetta di San Siro (sec. XV-XVI), antica parrocchiale del borgo, serpeggiando tra fasce di uliveti e macchia mediterranea con timo, cisto, lentisco e un bosco di roverelle.
Dopo circa una decina di metri si gira a sinistra compiendo una curva a gomito che ci porta ancora una volta su una mulattiera cementata, che prosegue fino a una casa privata di colore rosa salmone. Qui si gira a sinistra e si prosegue attraversando un bosco di carpini e roverelle che, molto spesso, lascia spazio alla crescita di rovi e arbusti lianosi come straccia braghe, edere o asparagi selvatici.
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Da qui si inizia a scendere in direzione di un bel ponte medioevale (secoli XIII-XIV), una delle numerose presenze inattese dell’architettura tardo-romanica che popolano la media Valle del San Lorenzo, e si attraversa il rio Tana; da qui si risale lungo una ripida e stretta mulattiera che costeggia il rio in direzione del borgo di Pietrabruna (attenzione nei periodi di pioggia può essere molto scivoloso), dove non è raro osservare pozze con girini e didischi, edere e muschi.
Dopo circa 20 minuti, si arriva su una mulattiera più larga in cemento con vista sulle serre di anemoni, tenere la sinistra e proseguire su un’erta salita per circa 15 minuti che, attraversando la strada provinciale, porta direttamente in paese.
Imboccare e proseguire su Via Martiri e, attraverso i fitti carruggi del centro, giungere dapprima in Via Duomo, dove si erge la mole neoclassica della chiesa parrocchiale dei Santi Matteo Evangelista e Gregorio Magno (1844), e, da qui, attraverso la piazza dell’oratorio dell’Annunziata (inizi del sec. XVII), Piazza Parolari, si giunge in Piazza Giovanni XXIII, da cui si può proseguire per altri itinerari (Monte Follia, Passo di San Salvatore e Passo Sette Fontane).