Arte contemporanea

Parco d’arte contemporanea e Museo delle culture migranti “Villa Biener”

A ridosso del poggio che precipita verso la marina degli Aregai, pochi chilometri sotto Cipressa, si trova un’autentica “villa di delizie” che l’estro e la vena artistica di una collezionista-intellettuale di origine ungherese, Judith Török, assieme al compagno Carlo Maglitto, hanno saputo costruire, ampliare e arrichire di installazioni, opere d’arte create da giovani emergenti e splendide ceramiche e mosaici policromi.

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Il parco, nella fattispecie, si risolve nella villa dove risiede la coppia di artisti e nel sugesstivo sistema di giardini pensili che, posti su livelli sfalsati e interamente ricoperti da pavimenti ceramici, abbracciano la dimora. Fra le aiuole fiorite, le terrazze di olivi, gli alberi da frutto e le specie botaniche provenienti dal Mediterraneo e oltre, si susseguono stupende teorie di mosaici policromi, opera di Judith Török e di una serie di artisti indipendenti di provenienza internazionale, che invadono le superfici esterne della villa e i recessi dei giardini. Qui, si scoprono spiazzi improvvisi proiettati sul mare come tanti belvedere, dove sostare immersi nella quiete della natura addomesticata dall’uomo, prima di ripercorrere la scia delle fantasie “secessioniste” create da Judith Török attraverso il dedalo di sentieri circostante la villa. Naturalmente, l’arte penetra anche all’interno del cuore del parco, di questo “giardino di delizie”. Villa Biener, infatti, rispecchia al meglio lo spettro degli orizzonti culturali di Juduth Török e Carlo Maglitto, che qui hanno raccolto una collezione d’arte contemporanea multietinica permanente, frutto di acquisti e di alcune donazioni e creato uno spazio destinato ad happenings, performances, esposizioni, simposi, concerti e altre eventi culturali. Visitare questo parco tematico, tuttavia, significa soprattutto ripercorrere la biografia personale dell’artista e la storia della famiglia Biener, (della madre Klara, del padre Stefano Török e del nonno Abraham Adolf), narrata in una serie di formelle e bassorilievi ceramici di grande suggestione e impatto visivo.

Info utili:

Web site: http://www.villabiener.com/

Indirizzo: Via Avv. Fossati 80, Cipressa (IM), 18017, salita Aregai di Cipressa (1,6 km.);

Orari visite: 15.00 – 19.00 (maggio-settembre) o su appuntamento;

Tel: +39 0183 98339; cell: +39 348 0050238;

Parco di sculture monumentali e d’arte contemporanea “Tra i Mondi”

Esiste un varco aperto fra due dimensioni spazio-temporali, “in between”, fra due mondi paralleli nella piana fertile che si distende ai piedi dell’abitato storico di Lingueglietta, fra gli ulivi e le terrazze antiche della valle Fontanabuona. Si tratta di un suggestivo parco tematico di sculture bronzee monumentali e arte contemporanea, il parco “Tra i Mondi”, che una celebre artista tedesca nativa di Gudensberg (vicino a Kassel), Carin Grudda, ha fondato e pazientemente arricchito a partire dal 2001.

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L’area, da cui si gode una vista magnifica sull’abitato storico di uno dei borghi più belli d’Italia e sulla marina di San Lorenzo al Mare, ospita la residenza privata di Carin e del marito Günter Gerberding, una piccola sede espositiva e il suo laboratorio-atelier. Fra questi poli si articola da molti anni la vita e l’attività di un’artista di livello, che gode di grande considerazione internazionale, che vanta diversi cataloghi, decine di mostre ed epsosizioni personali sparse per tutta Europa e che, soprattutto, ha rappresentato l’Italia alla Biennale di Venezia del 2011. Un’artista matura, insomma, nel pieno della creatività, coerente con il proprio percorso stilistico e filosofico ed estremamente versatile. Pur essendo nota per le opere in bronzo, infatti, Carin Grudda pratica la pittura su tavola, specie su legni bruciati e sottratti al mondo del quotidiano, incide con la tecnica della “puntasecca” le matrici di zinco per cavarne stampe sulle quali ritornare graficamente e pittoricamente e, inoltre, crea assemblaggi di “frammenti” della memoria che ritornano alla vita in un nuovo gioco concettuale. Si tratta di un ampio spettro di temi e tecniche espressive che quest’artista ha avuto modo di esplorare negli anni della formazione accademica e che procede dalle conquiste concettuali del Dada, del Surrealismo, dell’Espressionismo e dall’opera di uno dei maestri dell’arte del Novecento, Joseph Beuys. Il percorso artistico che si snoda all’interno del parco “Tra i Mondi” riflette, dunque, la vena poliedrica e la visione fantastica della sua talentuosa creatrice. Qui, si distribuisce una vasta collezione permanente di sculture monumentali in bronzo, tele, tavole, puntesecche e assemblaggi modellati anche a partire da materiali di recupero; gli “objets trouvées” che la natura e il mare continuano a restituire o le “tracce” che l’uomo ha lasciato, dimenticato o più spesso rinnegato, in questo luogo riacquistano nuova vita. Lo spazio allestito da Carin Grudda (“Signora del gioco e della soglia”), insomma, giace sul confine di due mondi che si affrontano e dialogano. Da un lato, l’universo della civiltà contadina di Lingueglietta e dei borghi della vallata, dall’altro, un cosmo incantato, dove creature preistoriche, chimere mitologiche e inattesi personaggi metafisici che attingono ai simboli primari dell’espressione culturale celto-ligure, della psyche e della coscienza umana si muovono in una flora che, al pari dei suoi abitanti, è stata plasmata nell’argilla e giace raggelata nel bronzo.

Info utili:

Indirizzo: Reg. Gareffi 7, Lingueglietta (Cipressa, IM), 18017;

Orari visite: 15.00 – 19.00 (aprile-ottobre) o su appuntamento;

Tel: +39 0183 91242; cell: +49 1602881032 o +39 346 3508525;