Il Tursiope

nome italiano: TURSIOPE

nome scientifico: Tursiops truncatus, Montagu 1821

inglese: Common bottlenose dolphin

francese: Grand dauphin

tedesco: Grosser Tummler

Lunghezza media: 2,5 – 3,5 m

Peso medio: 270 – 350 kg

Classificazione: Ordine: Cetacea

                          sottordine Odontoceti

                          famiglia Delphinidae

Alimentazione: Pesci, cefalopodi

Habitat: Zona costiera

Curiosità: È la specie più frequentemente tenuta nei delfinari

Abitudini: Nel santuario è più frequente nella Liguria di Levante e verso la Corsica

Minacce: Catture accidentali nelle reti da pesca, calo delle risorse alimentari

Protezione: Convenzione di Barcellona, IUCN Red List (vulnerabile)

Descrizione:

Tra tutti i delfini il tursiope è probabilmente il più adattabile, una caratteristica coerente con le sue abitudini costiere, dove le condizioni possono variare molto anche nel giro di poco tempo (per esempio, la temperatura, la torbidità, la disponibilità di prede ecc); proprio per questo è anche la specie “tradizionalmente” tenuta nei delfinari. Oggi esiste una alternativa al vedere i delfini in cattività, ed è la possibilità di incontrarli nel loro ambiente naturale.

In altre parti del mondo è stato individuato anche un altro “ecotipo”, dei tursiopi che prediligono l’habitat d’alto mare –  ma questo non sembra essere il caso nel Mediterraneo.

Nel Santuario i tursiopi si incontrano più spesso nella parte di Levante o vicino alla Corsica, anche se non mancano sporadici avvistamenti a Ponente. Possono prodursi in salti acrobatici fuori dall’acqua e anche avvicinarsi alle imbarcazioni, come le stenelle. Da queste ultime si distinguono perché sono più grossi e leggermente più tozzi, ed hanno una colorazione grigia più uniforme, con segni bianchi molto meno marcati.