Nome scientifico: Chromis chromis (Linneaus, 1758)
Nome italiano: Castagnola
Nome inglese: Damselfish
Nome francese: Castagnole
Descrizione: La castagnola ha un corpo ovale, leggermente compresso lateralmente con una bocca piccola e obliqua. Segno distintivo è la pinna caudale detta a “rondine” per la sua profonda incisione centrale e per i lobi ben appuntiti. Le pinne pettorali invece sono ampie, con una forma a spatola. L’adulto assume una colorazione grigio-scura quasi nera con fasce laterali più chiare. Nella fase giovanile (al di sotto dei 20 mm di lunghezza) la colorazione è, invece, blu intensa. C. chromis è l’unico rappresentante mediterraneo di Pomacentridae mentre il genere Chromis è presente in molti mari e oceani del mondo, comprendendo più di 80 specie
Dimensioni: E’ un pesce di taglia modesta raggiungendo una lunghezza massima di 15 cm.
Habitat: Comune nel Mediterraneo entro i 40-50 m di profondità, è una specie tipica degli anfratti rocciosi e delle praterie di Posidonia dove vive in banchi molto numerosi. La specie è stata segnalata anche nell’Atlantico orientale dal Portogallo al Gabon fino alle isole Canarie.
Alimentazione: La specie è definibile planctonofaga, ovvero il cui suo cibo è composto principalmente di zooplancton e uova di pesce che cattura descrivendo traiettorie a scatti nell’acqua. C. chromis è anche macrofago nutrendosi di animali morti come crostacei, spugne e tunicati.
Riproduzione: Si riproduce in estate.
Curiosità: Durante la fase di corteggiamento o in condizioni particolari la castagnola emette dei particolari suoni.
Abitudini: Durante la stagione riproduttiva (mesi estivi di giugno ad agosto) è facile osservare individui solitari, maschi, vicini a grotte o anfratti intenti a pulire la tana prima della deposizione delle uova, tana che proteggono in modo aggressivo e territoriale. Una volta che le femmine hanno deposto le uova lasciano la tana e saranno i maschi che per intere settimane le ossigeneranno muovendo l’acqua con la pinne laterali e difendendole contro i predatori. Dopo la schiusa, anche il maschio lascerà la sua prole.
Protezione: La specie non è soggetta a protezione però è inserita in alcuni programmi di monitoraggio costiero come Reef Check Italia perché rappresenta uno degli anelli più importanti nel trasferimento d’energia all’interno della catena trofica tra plancton e benthos. Ecco perché è importante la segnalazione (http://www.reefcheckitalia.it/).