POSIDONIA OCEANICA

I giardini sottomarini della Valle

I giardini sottomarini della Valle

Sono diverse le teorie che attribuiscono l’arrivo al mare delle Fanerogame (definite Magnoliofite dalla terminologia più recente). Qualcuno sostiene che fossero piante terrestri alotolleranti, ovvero specie adattatesi a fasi periodiche di emersione e immersione nell’acqua di mare mentre altri che fossero piante di acqua dolce. Sta di fatto che circa 120 milioni di anni fa le Fanerogame hanno abbandonato il loro vecchio habitat per adattarsi perfettamente a quello marino.

Nel Mediterraneo esistono cinque specie di piante acquatiche, appartenenti alla famiglia delle Magnoliofite: le più comuni Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa, le più rare Zostera marina e Nanozostera noltii e la specie alloctona (ovvero non tipica del luogo) Halophila stipulacea. In questa pagina ci limiteremo a parlare sommariamente della Posidonia oceanica poiché quella maggiormente conosciuta e la cui mappatura è presente nel SIC “Fondali di Porto Maurizio, San Lorenzo al Mare, Torre dei Marmi”.

Come tutte le piante, anche Posidonia presenta un apparato radicale, che le permette di stare ben ancorata al fondo, un fusto, detto rizoma, da cui si dipartono foglie nastriformi, riunite in fasci fogliari (di solito 4-8 foglie). Le foglie sono arrotondate all’apice, di colore verde brillante e raggiungono una larghezza di 8-11mm e una lunghezza media che varia dai 20 agli 80 cm.

In autunno, ma anche in altre stagioni, a causa di forti mareggiate, Posidonia perde le foglie che diventano marroni e si spiaggiano a riva sotto la spinta del moto ondoso. Ecco spiegato quelle che talvolta abbiamo confuso per alghe, magari pensando al mare sporco o inquinato. Quelle “cose” lunghe e marroncine che si accumulano sulle nostre spiagge (in gergo tecnico i cumuli si definiscono banquette) sono foglie secche di Posidonia che hanno una notevole importanza ecologica poiché danno riparo a molte specie endemiche. tra cui l’anfipode Talitrus saltator molto studiato per la sua capacità di orientamento.

Come tutte le piante, la Posidonia produce fiori e frutti. La fioritura, secondo alcuni studi, avviene tra settembre e ottobre nelle praterie più vicine alla superficie del mare, mentre è spostata di due mesi nelle praterie più profonde. I fiori sono ermafroditi, raggruppati in un’infiorescenza a forma di spiga, e sono di colore verdognolo, poco vistoso. Non hanno bisogno, infatti, di attirare animali poiché l’impollinazione è idrofila, ovvero avviene grazie al mare.

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