Nome scientifico: Chthamalus stellatus (Poli, 1791)
Nome italiano: Denti di cane
Nome inglese: Poli’s stellate barnacle
Nome francese: Balane
Descrizione: Il corpo di questo crostaceo è protetto da 6 piastre calcaree estremamente frastagliate che giustificano il nome di “stellato”. Le piastre sono disposte a tronco di cono, chiuso in alto da altre due coppie di placche mobili che permettono la fuoriuscita degli arti, detti cirri, che hanno funzioni sia alimentari sia respiratorie. Il corpo dell’animale si presenta blu brillante con macchie nere e arancio. Le piastre sono di colore grigio biancastro.
Dimensioni: A seconda delle condizioni ambientali e della quantità di cibo disponibile, può raggiungere fino a 14 mm di diametro.
Habitat: Si trova comunemente nel Mediterraneo, Mar nero e Atlantico orientale. Si tratta di una specie sessile che vive aderendo alle rocce nella zona della scogliera emersa o nella sottostante area interessata dagli spostamenti della marea e quindi è soggetta, più o meno temporalmente, ad ampie immersioni ed emersioni
Alimentazione: Generalmente si nutre di plancton che cattura con i cirri.
Riproduzione: C. stellatus è ermafrodita e capace di autofecondazione quando isolato. Gli individui però possono assumere anche un ruolo di maschio o femmina per l’accoppiamento che avviene di solito in estate.
Curiosità: La distribuzione di questa specie fornisce indicazioni sull’esposizione della costa alle mareggiate. Se gli Ctamali si spingono molto in alto rispetto alla battigia, vuol dire che la zona è esposta a mari molto mossi, mentre se non si spingono lontano, la costa risulta riparata.
Abitudini: Come altri crostacei anche gli Ctamali posso compiere mute, che accrescono i loro gusci, e la loro crescita è in funzione dei fattori ecologici, biologici e ambientali, tra i quali la disponibilità di cibo legata anche alla maggiore o minore esposizione alle correnti ricche di plancton.
Protezione: Nessuna.