Il Paguro

Nome scientifico: Dardanus arrasor (Risso, 1827)

Nome italiano: paguro Bernardo

Nome francese: Le pagure Bernard-l’hermite

Descrizione: Il corpo del paguro presenta chele grandi (la sinistra più sviluppata della destra) e ricoperte da una peluria generalmente di colore giallo mentre il corpo risolta sempre di un rosso vivo. D. calidus invece ha chele e arti senza rilievi. Gli occhi sono scuri e i peduncoli oculari presentano striature bianche. Come tutti i paguri, protegge il proprio addome, che non è ricoperto da una cuticola rigida, all’interno di conchiglie di molluschi gasteropodi che trova abbandonate.

Dimensioni: E’ il paguro più grande, raggiungendo i 6 cm di lunghezza.

Habitat: Vive in ambienti rocciosi e detritici, da 20 a oltre 50 m di profondità, nell’Atlantico (Portogallo e Africa) e nel Mediterraneo.

Alimentazione: Si ciba prevalentemente di piccoli invertebrati.

Riproduzione: La riproduzione avviene per via sessuale, con fecondazione interna. Il volume delle conchiglie utilizzate per la protezione è un parametro particolarmente importante per le femmine durante il periodo riproduttivo, in quanto spesso determina il numero di uova che esse possono produrre.

Abitudini: Come forma di mimetismo, il paguro lascia che la sua conchiglia venga ricoperta da altri animali, come ad esempio l’attinia Calliactis parasitica. Si tratta di un particolare tipo di scambio (protocooperazione) che assicura vantaggi e benefici ad entrambi: l’anemone, in cambio del passaggio, servirà al paguro come difesa e mimetismo.

Curiosità: Studi hanno dimostrato che i paguri di piccole dimensioni hanno conchiglie e anemoni, proporzionalmente al loro peso, più grandi e più pesanti di tutti gli altri.

Protezione: Nessuna.